LA PRIMA CERTIFICAZIONE IN EUROPA, CHE PREVIENE E CONTRASTA IL
FENOMENO DEL BULLISMO, ANCHE SULLA RETE, CON AZIONI MISURABILI,
EFFICACI E TRASPARENTI.
Oltre sessanta scuole in Albania, Istituti comprensivi e agenzie
educative del Trentino-Alto Adige e del Lazio, possono oggi
attestare di essere strutture educative libere dal bullismo e dal
cyberbullismo, grazie alla
prassi normativa di riferimento UNIPDR 42:2018.
MBS crede fermamente nel valore della prassi di riferimento
ratificata dal Presidente dell’UNI il 31 luglio 2018, e mette a
vostra disposizione la sua equipe di esperti e formatori, per
affiancarvi nel percorso che permette di certificare strutture
dedicate a minori, libere dal bullismo
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Aspettavamo che un tale documento ci aiutasse a rendere i nostri
Istituti più sicuri. Finalmente scuole, strutture sportive e spazi
dedicati ai minori, saranno in grado di attestare il rispetto dei
diritti di bambini e ragazzi all’interno delle proprie mura, primo
fra tutti, quello della sicurezza personale. Alla scuola in
particolare, come agenzia educativa, viene spesso attribuito
l’onere di sopperire alle carenze del sistema sociale o ad
eventuali difficoltà a livello psicologico, educativo e
comportamentale.
Lo scenario, che in questi anni si è delineato, ha individuato il
bullismo e il cyberbullismo come fenomeni reali, che minacciano i
nostri ragazzi e i nostri bambini, perché l’estensione delle
tecnologie ha abbassato di molto l’età nella quale ci si avvicina
a internet e ai social, ed ha reso necessaria l’apertura di tavoli
di discussione per sensibilizzare sui potenziali pericoli di
questi strumenti. In particolare, il cyberbullismo si caratterizza
come assai più subdolo e strisciante rispetto al bullismo,
principalmente per due motivi. Innanzitutto, il grande numero di
utenti online, in secondo luogo la presenza di uno schermo, di un
profilo utente che fanno sentire l’aggressore protetto,
garantendogli anonimato e oscuramento: attrattive invitanti per
chi, vigliaccamente, intende insidiare qualcuno, senza rischiare
di palesarsi. Inoltre, l’avvicendamento degli ultimi eventi tra i
quali l’emergenza Covid-19, ha messo in moto la didattica a
distanza (DAD), con il pregio di connettere gli studenti alla
scuola, ma permettendo loro di avvicinarsi alla rete e ai social a
tutte le età, non sempre con la preparazione e il controllo
necessario da parte di tutti.
La scuola è luogo di
formazione integrale della persona e non può sottrarsi ad una
protezione composita dei propri ragazzi, prevenendo e combattendo
ogni genere di violenza. Il mondo dell’educazione, a seguito della
LEGGE 29 maggio 2017, n. 71 con le disposizioni a tutela dei
minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del
cyberbullismo, chiedeva a gran voce una più ampia e approfondita
riflessione sull’argomento, ma ancora di più una linea d’azione
chiara, di facile applicazione che potesse diventare vera prassi
di intervento.
Il nostro obiettivo è affiancarvi e rendere maggiormente agevole
la strada verso la certificazione della Vostra struttura che sia
essa Istituzione scolastica, educativa, ricreativa o sportiva.
Sulla base dei più efficienti sistemi di gestione aziendale, il
percorso che proponiamo per poter certificare la propria
Istituzione come "Bullismo free" si rifà al processo
Plan-Do-Check-Act.
Non si tratta di un documento
retorico e teorico, quanto un vero e proprio planner annuale e
rinnovabile. Con gli esperti di MBS rimarrà a voi l’attuazione di
una procedura snella, con obiettivi misurabili quali il numero di
segnalazioni, le statistiche emerse dalla somministrazione di
questionari costruiti ad hoc, i risultati degli audit interni ed
esterni, in tempi definiti, gestiti dal vostro personale preposto,
formato e affiancato costantemente da noi.
Gli
ideatori definiscono la prassi UNIPDR 42:2018 come guida virtuosa
per poter procedere in maniera sistematica a monitorare ed
espellere comportamenti potenzialmente dannosi in tema di
cyberbullismo ed MBS vuole facilitarvi il compito, mettendo al
vostro servizio esperti e consulenti per curare aspetti legali,
psicologici e didattici nel corso del raggiungimento degli
obiettivi previsti. Si tratta di intraprendere una attività di
analisi, pianificazione delle strategie, monitoraggio, attacco e
verifica periodica che attesterà ai vostri attuali e ai futuri
iscritti il nostro impegno nella loro tutela.
Analisi del rischio della scuola o istituzione e della politica attuata fino a questo momento in campo di prevenzione e contrasto a bullismo e cyberbullismo.
Interventi di adeguamento o elaborazione di una politica scolastica efficace e rispondente alle normative in vigore.
Pubblicazione nel PTOF, sul sito, nel patto di corresponsabilità con le famiglie degli iscritti dell’adesione al progetto e di come si caratterizzino l’impegno e le risorse che la struttura ha investito nella lotta alla violenza nei confronti della prepotenza, illustrando obiettivi e strategie d’azione in un sistema antibullismo che tenga conto della realtà della propria struttura e del contesto territoriale e sociale di riferimento.
Individuazione e formazione di personale interno che componga una squadra attiva che gestisca il monitoraggio.
Elaborazione di un piano di vigilanza con successivi e periodici adeguamenti che si riterranno necessari a seguito delle verifiche periodiche del gruppo preposto al monitoraggio.
Tutto ciò restituisce valore al patto educativo di
corresponsabilità, che la scuola ha con le famiglie ed il
territorio, valore alle relazioni nel proprio contesto sociale: un
percorso concreto, nel quale intervengono specialisti quali
avvocati e psicologi in tutte le strutture rivolte ad utenti
minorenni.
Nell'elaborazione della prassi UNIPDR
42:2018 si sono impegnati nomi d’eccellenza, enti e associazioni
di pregio che da anni sono impegnate nella cura dell’educazione e
nell’attestare competenze e certificazioni quali:
Accredia
(Ente unico nazionale di accreditamento), con il coinvolgimento di
UNI (Ente di normazione), FIDAE (Federazione
rappresentativa delle scuole cattoliche italiane),
ISRE (Istituto Internazionale Salesiano di Ricerca
Educativa) e MOIGE (Movimento Italiano Genitori). Queste
sono gli enti di spicco e questa è la linea di azione della prassi
di riferimento UNI/PdR 42:2018 che non è ancora una norma
nazionale, ma è un documento pubblicato da UNI, come previsto dal
Regolamento UE n.1025/2012, che raccoglie prescrizioni relative a
prassi condivise all’interno del seguente soggetto firmatario di
un accordo di collaborazione con UNI.
La stessa
Tecnica della scuola affermava nel settembre 2019 “L’Italia
rappresenta anche una “best practice”, dal momento che molti Paesi
hanno manifestato interesse alla prassi, in particolare l’Albania,
con circa una 60ina di scuole interessate, gli Stati Uniti – dove
nel giugno scorso è stata presentata al Congresso Internazionale
delle Scuole Cattoliche davanti a 80 nazioni – e i Paesi
dell’America Latina.”E unitamente alla stessa FIDAE, al Corriere e
al Presidente di Accredia tale certificazione rappresenta una
garanzia della lotta al bullismo che potranno ottenere scuole o
associazioni, laddove dimostrino il rispetto dei requisiti della
prassi.
Dopo esperienze come quelle in Europa ed in Italia, ora Vi
proponiamo di raggiungere gli standard delle linee guida della
UNI/PdR 42:2018 con MBS.
Non perdiamo l’occasione di essere i primi nella vittoria contro bullismo e cyberbullismo, facciamo della nostra preparazione e sensibilità educativa il basamento sul quale erigere la nostra scultura. Tutto ciò restituisce valore al patto educativo di corresponsabilità, che la scuola ha con le famiglie ed il territorio, valore alle relazioni nel proprio contesto sociale: un percorso concreto, nel quale intervengono specialisti quali avvocati e psicologi in tutte le strutture rivolte ad utenti minorenni